STORIA CONTEMPORANEA 1

1955: don Ferruccio nuovo parroco.
una grande festa, con corteo di moto e strombazzamenti da San Donà a Croce, accompagnò il nuovo parroco a Croce per la cerimonia di insediamento

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5-6 novembre 1966: alluvione.
Dopo due giorni di piogge in montagna e di scirocco dal mare che impedì il deflusso del fiume, la sera del 4 novembre 1966 il Piave prima tracimò poi ruppe a Sant’Andrea di Barbarana e a Zenson, quindi l’acqua giunse a invadere il centro di Croce verso le sei del mattino del 5, raggiungendo un livello di 80 cm.; l’acqua fu fermata dalla barriera della linea ferroviaria, poi quella che bypassò il centro da Fossalta, finì per erodere i sassi della ferrovia a nord del Cimitero e il Piave oltrepassò la ferrovia e invase la “cae de fero” e la Fossetta verso sera. Verso Ca’ Malipiero l’acqua raggiunse i . . . . d’altezza.
La sera del giorno 6 cominciò a defluire.
Arrivarono aiuti da tutto il mondo e furono allocati nel centro sociale.
L’alluvione lesionò gravemente la chiesa, il centro sociale e i locali dell’asilo. Ci vorranno due anni per provvedere al loro risanamento.

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11 giugno 1989: le nuove campane
Le vecchie campane, procurate dal Governo nel 1922 a risarcimento dei danni di guerra e fuse con materiale di recupero, dopo sessant’anni di servizio, davano segni di stanchezza: spezzata era la mezzana, stonata la piccola. Cosa fare? Rifarle nuove e spedere una grossa cifra o mettere un disco? Si discusse molto in parrocchia, quindi fu recapitato un questionario a tutte le famiglie. Ritornarono 436 risposte, che furono lette in assemblea: 252 famiglie erano del parere di rifarle nuove, 97 di riparare le due rotte, 87 le incerte. Si interpellarono più ditte e la Colbacchini di Padova fece l’offerta più favorevole: 50 milioni di lire. Fu immediatamente eletto un comitato al quale fu affidato il compito di contattare tutte le famiglie. Soldi che stentavano ad uscire per qualunque iniziativa uscirono copiosi per le campane nuove in due settimane.
Furono così fuse le tre campane che vennero chiamate “Santa Croce” la grande, “Carmine” la mezzana ed “Elena” la piccola. Domenica 11 giugno 1989 il Vescovo Monsignor Antonio venne a benedirle, fu fatta gran festa in Oratorio con la partecipazione della corale dei piccoli di Caposile, davanti alle tre campane riprodotte con il pane da Sante Amadio, fornaio di Millepertiche ma nativo di Croce.

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20 ottobre 2008: inaugurazione dei sottopassi. Dopo esser riusciti a trovare una data che andasse bene a tutti (Sindaco onorevole, Presidente della Provincia, Assessore regionale ai lavori pubblici) finalmente lunedì 20 ottobre 2008 furono inaugurati i due sottopassi di via Bosco e dell’Argine San Marco (erano pronti da un mese). Il sottopasso dell'Argine in particolare era atteso dalla popolazioni da almeno due generzioni. Dopo di cinquent'anni l'attesa s'era compiuta.

Con l'inaugurazione dei sottopassi una secolare separazione tra Croce e Musile veniva a cadere, e con esso il senso di orgogliosa separatezza e distinzione che Croce aveva sempre coltivato nei confronti del Municipio Musilense.

Per una trattazione completa della storia di Croce dal 1955 al 2008
CARLO DARIOL - Storia di Croce Vol. III - IN ATTESA DEI SOTTOPASSI
Edizioni del Cubo, 2025

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