Le scuole di CroceSi hanno notizie di una scuola elementare a Croce fin dalla fine del XIX secolo.
Abbiamo testimonianze che riferiscono della maestra Santina Berton a Croce che teneva le sue lezioni nell'edificio
di fronte a casa sua; tale edificio corrisponde alla casa che fu di Scatamburlo e in seguito, per tantissimo tempo, dei D’Andrea (Neno Pitana).
Nel 1924 le baracche-scuola del centro di Croce furono trasportate nel terreno che il Comune aveva acquistato tra via Bosco e via Croce, terreno sul quale era già sorto il palazzo comunale. I banchi presenti nelle due aule di Croce erano 60. Nel 1924, il 14 settembre, il sindaco Argentini, in Giunta, informò che “la Signora Vendraminetto Regina vedova Bianchini […] à chiamato in giudizio il Comune […]
perché venga lasciato libero e sgombro da persone e cose e a libera disposizione della richiedente
Vendraminetto stessa il fabbricato sito in località Fossetta per il novembre pv. ora in affitto
del Comune per l’annuo canone di L. 600.= adibito ad uso scuole ed alloggio insegnanti.
Fatte le pratiche colla detta proprietaria Signora Vendraminetto è risultato che la medesima
intende di vendere il fabbricato suddetto con annesso terreno di mq. 737.14 perché costrettavi
dal bisogno, e sarebbe disposta di dare preferenza d’acquisto al Comune sempreché il pagamento
dello stabile venisse eseguito al più presto possibile.[…]
Il prezzo d’acquisto, casa e terra sarebbe fissato in L. 19.500.=, che il Comune potrebbe far fronte
col ricavato della vendita baracche […]
LA GIUNTA COMUNALE
[…] Ritenuta la necessità della continuazione della Scuola Fossetta istituita da oltre vent’anni
e frequentata da circa 120 alunni.
Ritenuta che l’unica località adatta e centrale per gli alunni che frequentano la detta scuola
è quella ove è attualmente ubicato il fabbricato della Signora Vendraminetto, a suo tempo appositamente
costruito per tale uso ed affittato al Comune da circa 20 anni;
Ritenuto che se la Vendraminetto vendesse ad altri il detto fabbricato e annesso terreno di mq. 737
circa il Comune si troverebbe nella condizione d chiudere la scuola per mancanza assoluta di fabbricati […]
DELIBERA
di avviare la trattative… Si procedette all’acquisto. Sempre nel 1924 a Musile fu attivata per la prima volta, in via provvisoria, la IV classe elementare presso “el capanon” sul terreno di Ferruccio Sattin.
Il 26 luglio 1928 la scuola italiana adottò il testo unico; tra gli scopi quello dichiarato di “perfezionare la fascistizzazione in tutte le scuole non solo nei programmi, ma anche negli uomini”. Il piano nazionale fascista di istruzione pubblica prevedeva la costruzione di un edificio di scuola elementare in ogni frazione. Nel dicembre del 1928 il Ministero dell’Educazione Nazionale concedeva al Comune un mutuo di lire 706.400 da ammortizzare in 50 annualità per provvedere alla costruzione dei seguenti fabbricati scolastici: 1 Croce di Piave per l’importo di 217.600 lire
La scuola di CroceIl 15 giugno 1929 venivano (inaugurate le scuole elementari di Musile e) appaltati i lavori per la costruzione della scuola elementare di Croce per l’importo previsto di 270.000 lire. Vista la necessità e l’urgenza di un nuovo fabbricato scolastico, dato che le baracche di legno ad uso scuola già puntellate minacciano di cadere con grande pericolo di alunni e insegnanti, con locali insufficienti e nocivi alla salute, sia nella stagione estiva che invernale, considerato che tale urgenza fu segnalata alle competenti autorità e permanendo pericolo, declinato e tuttora declinando ogni responsabilità civile e penale in caso di qualsiasi sinistro e dato che per mancanza assoluta di fabbricati il prossimo anno scolastico non sarà possibile far continuare le attività nelle baracche di Croce e che grave danno ne verrebbe ad alunni e famiglie se si dovesse tener chiusa la scuola in quel centro nel venturo anno scolastico, ritenuto che la longanimità delle pratiche burocratiche già inoltrate ai competenti dicasteri per la concessione del richiesto mutuo per far fronte alla spesa di costruzione presso la Cassa Depositi e Prestiti, ritenuto che la trattativa privata è la più conveniente per il Comune e che la ditta dell’ing. G.V. Ravà di Venezia è ben nota per la sua serietà, dato che già ebbe a costruire gli altri edifici scolastici di questo Comune, delibera di chiedere autorizzazione al Prefetto di far costruire subito il fabbricato scolastico al centro della frazione Croce, a mezzo di trattativa privata con l’impresa G.V. Ravà secondo il progetto stilato dall’Ing. Ravà il 4 giugno 29 al prezzo forfetario di £. 270.000 In settembre i crocesi videro l’inizio dei lavori in mezzo al Prà delle Oche.
Il 26 agosto 1930 il collaudo della scuola risultava già avvenuto. La nuova scuola aveva 4 grandi aule, due al piano terra e due al primo piano;
e quattro erano le maestre del nuovo anno scolastico 1930-31:
la Santina Berton, la Tosca Saladini, la Lidia Guseo (figlia di Eliseo e della Nene, sempre vissuta a Croce) e la Ines Gnes.
Con il completamento del corso primario fu necessario aggiungere una quinta aula che fu ricavata sul lato sud. Dopo la II guerra mondiale andò aumentando il numero degli studenti e le classi maschili e femminili si alternarono.
Con il boom di nascite degli anni Sessanta fu necessario collocare uno dei due corsi presso le aule del Centro Sociale, La decima classe vagò tra i locali della canonica vecchia. La nuova scuola (1981)Nel 1980, amministrazione Peruch, furono costruite le nuove scuole elementari
in via del Bosco. Si trattava di un edificio moderno che teneva conto degli studi
più recenti in tema di vivibilità negli ambienti scolastici.
La luce entra abbondante dalle finestre in alto che guardano a nord
e i raggi del sole non entrano mai direttamente grazie ai lunghi tetti spioventi verso sud.
Con la diminuzione del numero di scolari i due corsi si sono progressivamente ridotti a uno. Le aule che via via si sono liberate sono diventate laboratori. Per una trattazione più completa della storia delle scuole e dei maestri e delle maestre di Croce
vedi
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