1829
2013
Il Fosso detto il Gorgazzo caratterizza inconfondibilmente
il territorio del riquadro X sul quale è calata come una dannazione la Triestina.
Quando nel 1923-24 fu realizzata la Strada Statale Triestina (S.S. 14) per collegare Mestre alla
da poco redenta Trieste, a Croce essa coincise con la strada della Fossetta e con la
Strada matta,
che furono raccordate con un grande arco di curva (vedi riquadro VIIII); quindi fu proseguita in linea retta verso
l’incrocio Salmasi di Musile in modo da inglobare
il tratto di strada davanti a Viscardi presso il Ponte del bosco, località
nel 1829 completamente deserta e nel 1924 interessata dalla presenza di una o due costruzioni.
La Triestina - importante arteria di comunicazione del Veneziano -
divenne la seconda ferita del territorio di Croce,
già sezionato in due nel 1884 dalla ferrovia.
Ai vantaggi dei primi tempi (in epoca di scarso traffico) che portò la nuova strada
si sovrapposero - come da altre parti -
i tanti svantaggi della civiltà dell’automobile: un traffico sempre più intenso,
inquinamento acustico e dell’aria, pericolosità di attraversamento, caos.
Abitare lungo la Triestina è oggi una vera jattura.
E pensare che il vanesio Chimenton e la Curia trevigiana avrebbero voluto ricostruire la chiesa
- distrutta con la I guerra mondiale -
all’incrocio della Strada matta o al Ponte del Bosco: oggi sarebbe una chiesa martire
come le misere che soffrono lungo la Castellana o il Terraglio. Profetico invece don Natale
che la volle dov’era e com’era.
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