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Giovanni Giusti del Giardino
(Padova, 17 marzo 1877 - Verona, 23 febbraio 1932)
Maggiore, poi tenente colonnello nella
Brigata Sassari, combatté a Croce di Piave dove fu ferito e fatto
prigioniero.
"A Croce venne quindi inviato il 3° battaglione comandato dal Colonnello Giovanni Giusti del Giardino, uno dei più belli ufficiali della brigata. Veneto, proveniva dalla cavalleria. Il battaglione partì dal bivio dopo Capodargine, percorse la Strada Matta, che, giunta alle case Gradenigo, piegava verso Nord, passava sulla ferrovia e oltrepassa il nuovo cimitero.
Il nemico lo attaccò da tutte le parti, le pallottole piovvero da ogni direzione, il combattimento si frantumò in gruppi e squadre. Il Colonnello arrivò a Croce, l’assalto divenne furibondo. Il nemico fu ricacciato, i cadaveri coprirono ogni campo.
Il battaglione avanzò verso l’argine San Marco, verso il conteso Piave. La pressione nemica aumentava da ogni lato. Frontalmente, dall’argine di San Marco, scendevano numerosi reparti nemici lanciando i loro clamorosi urrah! Il battaglione ne fu investito, respinto nella piazzetta ma non cedette. Chiese rinforzi al comando di brigata che gli inviò una compagnia di mitraglieri.
Il battaglione riusciva a rompere l’accerchiamento. Alle 9.30 una colonna del 152° occupò il caposaldo di Croce. Truppe fresche giungevano dall’ansa di Gonfo al nemico. Il colonnello riparò i suoi uomini nel sagrato ancora cintato che fu già cimitero, davanti alla chiesa la cui facciata era ancora eretta sebbene sbrecciata. Il nemico si accanì, una granata colse il comandante che
cadde. Era il primo durissimo scontro della giornata, altri ne sarebbero seguiti dalle 12 in poi, altrettanto feroci e sanguinosi.
"
(Alba Bozzo, La battaglia del Solstizio, Edizioni del Comune di Fossalta,
1978)
In realtà, contrariamente a quanto afferma
Alba Bozzo, il tenente colonnello cadde ferito e fu fatto prigioniero. Ricevette
la medaglia d'argento al valor militare. Dopo la guerra visse a Verona dove fu
anche vice podestà e dove morì il 23 febbraio 1932.
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