2009: santAntonio al suo posto
2009: i 500 anni della parrocchiaPreparata da tempo, la celebrazione del 500 anniversario della parrocchia si aprì con la presentazione del libro di don Primo il 21 marzo 2009 nel salone dell’Oratorio, frutto del suo lavoro di ricerca degli ultimi anni. Erano presenti il sindaco Forcolin e l’assessore alla cultura Carpenedo (che aveva preparato anche il discorso del sindaco, come soleva fare a quel tempo, quando i due andavano d’accordo, prima di candidarsi l’uno contro altro alle elezioni del 2012). Moderò l’incontro l’autore di questa pagina e allietò la serata, organizzata dal Gruppo Oratorio, il coro VociVivaci diretto dal M° Michela Fregonese. Notevole fu il concorso di pubblico dei parrocchiani e palese l’emozione e la soddisfazione del parroco-scrittore.
Statua multata. Gianni Cancellier, nel corso della sua personale battaglia contro il gruppo Oratorio
e in particolare contro
don Primo, posizionò la statua di sant’Antonio in piazza Tito Acerbo, lungo la via principale, proprio in occasione
delle cerimonie e della processione della Settimana Santa.
2010: ultimo palioNel giugno del 2010 si tenne l'ultimo palio di San Donato. Le difficoltà organizzative sempre crescenti avrebbero portato alla fine dell'organizzazione della manifestazione. L’inceneritore va in fumoUna mossa poca accorta dell’Amministrazione Comunale mette la popolazione quasi di fronte al fatto compiuto. (vedi QUI l’approfondimento) [...] T.A.F., sbandieratori e musicila squadra di tiro alla fune e quella dei coreografi e dei musici si ritrovarono nel 2011 senza più uno scopo. Quell'anno infatti il Palio di San Donato non fu più organizzato. 2012: Massimiliano Capiotto candidato sindacoCroce ebbe il suo candidato sindaco nella persona di Massimiliano Capiotto che riuscì a sconfiggere
all'interno del PD la linea dell'ex sindaco Menazza che intendeva tornare a correre per la poltrona di sindaco.
Come nella miglior tradizione della sinistra italiana, Menazza e i suoi (Paulon...), una volta sconfitti
negarono ogni sostegno a Massimiliano e non accettarono di essere candidati.
Musicista picchiato a sangueIl 9 luglio 2012 Croce finì sui giornali per un fatto di cronaca nera.
Un musicista del gruppo metal “Warhawk”, tale A.D.R., 36enne residente a Cavallino,
fu picchiato a sangue la mattina successiva
a un concerto tenuto in paese davanti al bar “Mivida” (l’antica bottega Casonato, all’inizio di via del Bosco).
Il concerto si era concluso ufficialmente verso le 23, anche se molti dichiarano che il frastuono
e il rumore erano continuati ben oltre la mezzanotte.
I musicisti si ritirarono nei due camper su cui avevano raggiunto Croce e parcheggiati nel campo
attiguo al locale. Per il caldo, A.D.R., unico tra i componenti della band, aveva scelto
di dormire fuori del camper, sotto un albero poco distante.
[...] Tutti per la scuola maternaLa parrocchia concentrò i suoi sforzi sul completamento della nuova scuola materna. Le gravi difficoltà che avevano condotto don Primo sull’orlo della della disillusione Mensilmente, sul Raggio, egli ricordava che ogni contributo per la scuola materna era bene accetto. [...] 2013: nuovo soffitto nella navata sinistraIl primo dipinto con la presenza di papa Bergoglio.[...] settembre 2014: a sorpresa don Primo viene trasferito a Chiesanuova. Al suo posto giunge don Michele PestrinGiunse inaspettata la notizia del trasferimento di don Primo - l'87enne parroco ormai a Croce da 44 anni - alla parrocchia di Chiesanuova. Al suo posto giunse don Michele Pestrin, 40 anni, che avrebbe retto le parrocchie di Croce e di Millepertiche, che tornavano così - seppur sotto la forma della "Collaborazione" - ad essere riunite dopo 74 anni. La profonda riorganizzazione diocesana prevedeva che le sette parrocchie della forania di Musile venissero gestite da quattro parroci destinati a condividere la residenza nella megacanonica di Musile voluta da don Mario Salviato. La notizia produsse stupore e costernazione, rattristò moltissimo l'anziano parroco, che tuttavia obbedì cristianamente agli ordini dei superiori.[...] 13 novembre 2016: Alessandro Lovisetto muore accoltellato da Silvano Maritan.La sera di domenica 13 novembre a San Donà di Piave, in zona piazza Indipendenza, perse la vita Alessandro Lovisetto, 53enne, originario di Croce di Piave, da tutti conosciuto con l'amichevole soprannome di "Teta". Per un certo periodo aveva abitato a Zenson di Piave, e da qualche tempo era residente a San Donà, dove viveva con l'ex compagna di Silvano Maritan, il boss sandonatese noto per essere stato un componente di spicco della banda di Felice Maniero, la famosa "mala del Brenta". Alessandro, colpito a morte a seguito di una lite. Nella caserma dei carabinieri di via Carbonera è stato portato Silvano Maritan, 69enne ex componente di spicco della Mala del Brenta e al tempo fedelissimo di Felice Maniero, fino a domenica sera in libertà vigilata. Aveva trascorso circa 20 anni di carcere, per poi tornare nella sua San Donà a settembre. L'omicidio è scaturito al culmine di una lite tra i due, che si conoscevano da tempo. Alessandro Lovisetto aveva iniziato a frequentare l'ex compagna di Maritan e si trovava con la donna al momento dell'aggressione. In piazza i due avevano incrontato l'ex di lei, il Maritan, da poco tornato in libertà. Il vecchio boss, 69 anni, aveva cercato un abboccamento con la ex compagna che probabilmente stava degenerando in alterco, Alessandro era intervenuto a difesa della donna e tra i due uomini era montata la lite. Alcuni testimoni oculari riferirono che il tutto era scattato da futili motivi. All'inizio i due si erano picchiati a mani nude: "Si stavano prendendo a pugni e a calci - raccontò poi un testimone oculare - poi ho visto che Maritan ha estratto un coltello. Aveva una lama non molto lunga, appuntita". Improvvisamente, in galleria Vidussi, era comparso un coltello: "Non penso che Maritan abbia cercato di colpirlo - precisò il testimone - ma nel parapiglia ha raggiunto l'altra persona al collo con la lama". La vittima si era messa la mano alla gola, il sangue usciva a flutti e Lovisetto, sempre più spaventato, aveva cercato aiuto nei pressi del Caffè Letterario. "All'inizio non sembrava perdere molto sangue - continuò il testimone - poi quando ha tolto la mano abbiamo visto i fiotti". La ferita era fatale. Alessandro, barcollando, si era trascinato ed era caduto a terra vicino all'ingresso del Caffè Letterario, ormai esanime. Alla base del delitto vi era probabilmente la gelosia del presunto colpevole. Il Maritan si era poi allontanato dal luogo della lite; i carabinieri l'avevano fermato, sporco di sangue, nei pressi della galleria Bortolotto, e l'avevano portato in caserma. Il vecchio boss si era chiuso nel silenzio.[...] Sabato 10 dicembre 2016 nei pressi di via Casera si schianta un ultraleggero.Nella mattinata del 10 dicembre un Elicottero Syton biposto precipitò al suolo sui campi della Casera. Nell’impatto perse la vita il pilota 77enne Benito Cavasotto, ex commercialista, residente a Montebelluna e originario di Trevignano (Treviso).. Il velivolo aveva preso fuoco nell’impatto. Sul posto erano giunti i soccorsi del 118, oltre ai carabinieri e ai vigili del fuoco intervenuti con una squadra del distaccamento di San Donà e un’autobotte. Gli operatori spensero il rogo e misero l’area in sicurezza. Il vecchio ed esperto pilota, morto nello schianto, era stato trovato sbalzato dall’abitacolo in fiamme. L’elicottero sarebbe dovuto atterrare al Club Volo Papere Vagabonde con sede in via Caposile a San Donà. Sul luogo dell’incidente giunse poco dopo anche la moglie del 77enne. Era stata la nebbia a giocare un ruolo decisivo nella manovra fatale. In un primo momento si era alzato anche l’elicottero dei vigili del fuoco, che però era tornato quasi subito alla base proprio per le condizioni di scarsa visibilità in zona. “Ci aveva contattato via radio – raccontò il gestore dell’aviosuperficie Papere Vagabonde - era partito da vicino Montebelluna ma poi ha trovato condizioni difficili proprio per la spessa coltre di nebbia. Ci ha chiesto come comportarsi. Io gli ho detto che sarebbe stato meglio tornare indietro. Nella nebbia perdi tutte le coordinate spaziali. Nei corsi insegnano che hai 3 minuti, poi tutto diventa troppo difficile. Dopo un po’ l’ho ricontattato ma non ho più ottenuto risposta. Ho allertato il 118 e mi sono alzato in volo con un elicottero. Non ho visto nulla. Poi qualcun’altro ha segnalato l’incendio. E ho capito. Non ci aveva segnalato problemi tecnici, solo le condizioni difficili per la scarsa visibilità”. Benito Cavasotto si alzava spesso sul suo Syton dalla sua Trevignano per andare a trovare gli amici all’aviosuperficie di Caposile. Lo aveva fatto venerdì. E lo aveva rifatto quel sabato: a Trevignano splendeva il sole, e non poteva immaginare che a Croce avrebbe trovato quella coltre di nebbia.
settembre 2018: la gestione dell'asilo passa alla Cooperativa "Il Portico"L'Amministrazione comunale stipula una convenzione con la Cooperativa "Il Portico" (che già gestisce altre scuole materne nel circondario) in base alla quale la Cooperativa si impegna a proprie spese (aprendo un mutuo di 120.000 euro) a mettere in sicurezza la vecchia struttura dell'asilo dove continueranno a svolgersi le attività scolastiche nei prossimi anni. Non ci sono i soldi per portare a termine il nuovo asilo di via del Bosco, né l'Amministrazione comunale può finanziare un ente privato (la Parrocchia). Sembra la pietra tombale sulle speranze di completamento della nuova struttura. (Clicca QUI per conoscere le vicende dell'asilo nuovo, mai inauguratoluglio 2019: cambio di parrocoDopo soli cinque anni don Michele Pestrin lascia le parrocchie di Croce e di Millepertiche per un incarico più impegnativo a Camalò (che gli autoctoni dichiarano essere il luogo dell'antica Camelot dei Cavalieri della tavola rotonda), Povegliano Santandrà. Al suo posto giunge don Luca Guzzo.
2019: grande successo del musical "Forza, venite gente"A distanza di trent'anni dalla prima rappresentazione del musical sulla vita di san Francesco d'Assisi si ripete il successo per i cantanti-attori di Croce impegnati per più di un anno nelle prove. Almeno trenta gli attori saliti sul palco e altrettanti i collaboranti dietro le quinte; tra i protagonisti molti dei figli partecipanti alla prima edizione.17 gennaio 2020: morte di don PrimoSi spegne in Casa di Cura "Giovanni XXIII" a Monastier don Primo Zanatta. Era stato per 44 anni parroco di Croce, poi nel 2014, per volere di Mondignor Giuseppe Rizzo, il trasferimento a Musile con un incarico meno gravoso. Ironia della sorte, è proprio monsignor Rizzo a pronunciare l'omelia funebre.Clicca QUI per la biografia di don Primo Zanatta.
Don Primo viene seppellito nel cimitero di Croce, nella cappellina dei preti, in compagnia di don Natale Simionato e dei fratelli padre Germano e padre Basilio Paludetto marzo 2020: scoppia la pandemiaLe immagini di Wuhan, tanto surreali quanto incredibili, si ripetono anche a Croce. Si esce con la mascherina; prima di entrare nei negozi è obbligatorio disinfettarsi le mani; anche in chiesa il distanziamento è obbligatorio: una strana scelta porta gli addetti a consentire di occupare un posto in prossimità del corridoio centrale, un secondo posto acavallo tra gli inginocchiatoi 2 e 3 e un posto sulla sedia aggiunta sul corridoio laterale quando invece, essendo cinque gli inginocchiatoi per ogni banco, la disposizione più sensata sarebbe quella a scacchiera: 1°-3°-5° i posti da occupare sulle file dispari, 2° e 4° sulle file pari, con l'eventuale aggiunta di una sedia sul corridoio laterale, disposizione che oltretutto aumenta il distanziamento tra la fila davanti e quella dietro) il terzo è sulla sedia.Maggio 2020: crolla il capitello di San Giuseppe sull'argine San MarcoInvestito in pieno da un'automobile, viene distrutto il capitello di San Giuseppe sull'Argine San Marco, in prossimità di Casa Ambrosin, intitolata a "San Lorenzo".
Qui una foto per ricordarlo com'era.
14 settembre 2020: la pala del Borsato ritorna sull'altare maggiorePer dare un segnale forte di impegno e speranza in piena pandemia, viene rimessa al suo posto (dopo un esilio di 55 anni) "Il ritrovamento della Croce", opera del Borsato che illustra l'avvenimento al quale è intitolata la parrocchia.QUI l'approfondimento che trovi sulla pagina relativa alla CHIESA DI CROCE |