I Rutti
Gruppo di cantanti di canti popolari sorto alla fine degli anni Novanta;
il gruppo proponeva inizialmente una interpretazione
musicalmente elaborata di noti canti popolari
sotto la direzione del M° Michela Fregonese e l'accompagnamento alla
fisarmonica di Giovanni Granzotto, leader e presentatore del gruppo;
i canti erano legati l'uno all'altro da sketch e interpretazioni
di teatro popolare, ai limiti del vernacolo, come
lo stesso nome del gruppo lasciava intendere.
Protagonisti indiscussi di questa versione moderna del teatro erano i fratelli Mariuzzo,
in particolare Filippo, autentico talento comico e d'improvvisazione. Facevano parte del gruppo
anche Andrea Mariuzzo, Giovanni Pegorer, Stefano Mariuzzo, Isaia Perissinotto, Michele Bincoletto, Siro Cadamuro,
Pierluigi Rossetton.
Dopo un lungo periodo di pausa durante il quale hanno stentato
a rinnovare il loro repertorio,
sono ritornati in scena nel 2009 con uno spettacolo che,
se nella prima parte ripropone le tipologie solite di recitazione
(drammatizzazioni di barzellette e canzoni tipiche della prima
produzione), nella seconda
fa il verso agli spettacoli
gialli di Lucarelli raccontando di misteriosi omicidi in paese,
su di un testo scritto dal Gus (Nicola Paludetto)
che mescola filmati e parlato.
Sono stati necessari quattro anni di prove
(e di bevute e di coretti) tutti i martedì, per vedere finalmente sul palco lo spettacolo
Croce e delitti, che coinvolge e prende scherzosamente in giro mezzo paese.
Cinque repliche tra gennaio e aprile 2010 hanno tutte registrato il tutto esaurito.
Un'ulteriore replica durante il periodo della sagra 2010.
Nel 2013 hanno presentato un nuovo spettacolo di canti e sketch comici intitolato
Cinquanta sfumature di raboso
Nel 2014, in concomitanza coi Mondiali in Brasile, hanno presentato Carioca
(dove carioca è ovviamente il piccolo trattore dei campi).
Il 18 luglio 2015, in concomitanza con la sagra paesana e in occasione del 20 anni di attività
hanno festeggiato con uno spettacolo amarcord
Le caricature del manifesto sono di Mattia Michieletto